Mercoledì 31 maggio 2023, presso la scuola “Leopardi”, si è svolta la cerimonia di consegna del Patentino per lo Smartphone conseguito dai ragazzi delle classi prime della scuola secondaria di I grado, dopo aver sostenuto e superato il test sottoposto loro.

L’evento si è svolto alla presenza dei Dirigente Scolastico, dei docenti, degli studenti, dei genitori e degli ospiti che ringraziamo:

Emanuela MarguccioAssessore Comune di Jesi, Politiche per l’Istruzione e Formazione, Politiche Giovanili e del Tempo Libero, Educazione Civica, Servizi Demografici e Statistici, Legalità Democratica, Progetti Europei, Commercio e Sportello Unico Attività Produttive

Silvia Benigni e Annamaria FrisennaCOOSS Marche Cooperativa Sociale Onlus, Dipartimento Ricerca e formazione

Fabiana Piergigli e Pia CampanileSociologa e Psicologa del Sert.

Il Progetto, al quale hanno aderito numerosi docenti dell’Istituto, previa apposita formazione, ha visto protagonisti studenti e genitori. Entrambe le parti sono state coinvolte in un percorso formativo ed informativo di prevenzione al cyberbullismo e di educazione alla cittadinanza digitale. Il fine è quello di tutelare gli adolescenti dall’utilizzo improprio o eccessivo di un dispositivo il cui uso tende a essere sempre più anticipato a livello di età. In occasione della cerimonia, come assunzione di responsabilità reciproca, i genitori hanno sottoscritto un patto con i loro figli “interconnessi”, ora titolari del Patentino per lo smartphone. 

“Patentino per l’uso consapevole dello smartphone”

IL PATTO

Hai uno smartphone con connessione dati, per chiamare ti bastava un semplice telefono cellulare. Uno strumento così potente presuppone però delle responsabilità, in fondo hai nelle mani qualcosa che nessuna generazione precedente ha avuto dalla nascita. Ma la responsabilità non è solo tua, sei minorenne e i tuoi sbagli li pagano anche i tuoi genitori o chi si occupa di te.

Osservatemi, ma permettetemi di provarci.

Da figlio/a a genitore:

  1. Ho uno smartphone, ve l’ho chiesto io. Dovrò essere responsabile del suo uso e averne cura.
  1. Il blocco per accedere allo smartphone sarà solo per mondo esterno, non per voi.
  2. Sto creando la mia identità digitale da costruire un bit alla volta, nel bene o nel male, per tutta la vita.
  3. La quantità di informazioni che mi raggiungerà sarà immensa. L’unico filtro in mio possesso sarà la mia educazione.
  4. Non userò la tecnologia per mentire, deridere o ingannare un altro essere umano e non mi farò coinvolgere in conversazioni che potranno fare del male a qualcun altro e soprattutto a me. Vittima o carnefice non saranno un mio profilo.
  1. Non invierò e non chiederò foto delle mie parti intime o di quelle di qualcun altro. Sono consapevole che potrebbe rovinare la mia vita, o quella altrui, in futuro. La cattiva reputazione di ciò che potrei fare di sbagliato in rete mi inseguirebbe per sempre.
  2. Imparerò a capire come usare lo smartphone connesso al web senza esserne usato. Avere il controllo potrà aiutare anche gli altri.

Da genitore a figlio/a:

Ho avuto in eredità le informazioni per proteggerti nel mondo fisico ma, nonostante miliardi di bit, non ne ho abbastanza per difenderti in quello digitale. I consigli che stai per leggere vogliono aiutarti a pensare, ricordati che il miglior antivirus del mondo è il tuo cervello.

Mi impegno a non abbandonarti in un mondo di innumerevoli porte e una sola finestra

  1. Lo smartphone è un prestito di responsabilità.  La durata dipenderà dal tuo comportamento, in fondo anche la patente del motorino ti viene ritirata se sbagli. Per la legge il responsabile sarò anch’io sino a che sarai minorenne.
  2. Impara a comunicare bene anche con gli strumenti digitali, ciò che dici o scrivi ti descrive più di quanto tu possa pensare.
  3. Sei veloce a digitare, ma ricorda che velocità e intelligenza non sempre viaggiano nella stessa corsia.
  4. Resta nel mondo reale, ciò che ti porti dietro nella vita sono i ricordi e le esperienze. Vivi le tue e non guardare solo quelle altrui da un monitor.
  5. I social network saranno dei compagni per espandere le tue conoscenze, non permettere che diventino i tuoi padroni. 
  6. In un mondo dove è molto facile lasciare tracce ma è altrettanto difficile cancellarle con certezza, ricorda che la vita digitale vale quanto quella reale. Non buttarla via.
  7. Se non capirai o accadrà qualcosa che non saprai gestire, parlane lo stesso ed insieme troveremo una soluzione. Non siamo nati digitali, ma la vita è una palestra per tutte le soluzioni, anche quelle fatte di bit.